IL TANTRA SALVERÀ IL MONDO‼️

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ENRICO TANTRA NEWS:

La Verità Sacra: Un Sentiero di Amore, Compassione e Libertà

In un mondo spesso lacerato da divisioni, conflitti e incomprensioni, la ricerca di una verità profonda che trascenda le barriere culturali e dogmatiche diventa più che mai urgente. Questa verità, lungi dall'essere una rigida dottrina o un'esclusiva proprietà di una singola fede, si manifesta come un principio universale: quello di un'esistenza intrisa di amore, compassione, empatia, gioia e, sorprendentemente per alcuni, una sessualità libera e consapevole. È un sentiero che rifiuta categoricamente l'odio in ogni sua forma, riconoscendo la sua natura distruttiva per l'individuo e per la collettività.

La storia dell'umanità è costellata di episodi in cui la religione, anziché essere veicolo di pace, è stata strumentalizzata per giustificare violenza e separazione. Tuttavia, le radici più autentiche di quasi tutte le tradizioni spirituali e religiose affondano in un messaggio di unità e fratellanza. Il cristianesimo esorta ad amare il prossimo come se stessi; il buddhismo insegna la mettā (amore benevolo) e la karuṇā (compassione); l'Islam promuove la pace (Salam) e la misericordia (Rahman). Questi non sono semplici precetti morali, ma pilastri di una verità spirituale che, se realmente compresa e vissuta, disarma l'odio alla fonte.

⛔ C'È PERO DA FARE UNA NOTA SULL'ISLAM.

L'islam esoterico e fortemente contaminato con Neoplatonismo greco, Sufismo e induismo ha questi valori ma l'islam politico e fedele ai testi derivati dalla tradizione È PROFONDAMENTE INTRISO DI VIOLENZA E DI DOGMI DISUMANI.

💟 L'amore, in un CONTESTO RELIGIOSO REALE, non è un sentimento passeggero o possessivo, ma una forza creatrice e unificante. È la capacità di vedere il divino in ogni essere, di riconoscere la propria interconnessione con tutto ciò che esiste. Coltivare l'amore significa aprirsi all'altro senza giudizio, superare le proprie paure e insicurezze che spesso generano ostilità. Quando l'amore è il faro, la compassione diventa la sua naturale espressione. La compassione è la capacità di sentire la sofferenza altrui come propria e di agire per alleviarla. Non è pietà, ma una profonda risonanza empatica che spinge all'azione altruistica.

💟 L'empatia, a sua volta, è il ponte che connette gli esseri umani. È la capacità di mettersi nei panni dell'altro, di comprendere le sue prospettive, le sue gioie e i suoi dolori. Rifiutare l'odio significai prima di tutto sviluppare questa capacità, perché è difficile odiare ciò che si comprende. L'empatia ci ricorda che, nonostante le differenze superficiali, tutti condividiamo la stessa ricerca di felicità e l'evitamento della sofferenza.

E in questa ricerca, la gioia emerge come uno stato naturale dell'essere, non dipendente da circostanze esterne, ma da una profonda connessione con la propria essenza e con il flusso della vita. Una spiritualità autentica non è fatta di rinunce e mortificazioni fini a se stesse, ma di una celebrazione dell'esistenza, della bellezza e della meraviglia del creato. La gioia è un'energia contagiosa che eleva lo spirito e rafforza i legami comunitari.

Infine, e questo è spesso il punto di maggiore controversia, la sessualità libera e consapevole. In molte tradizioni, la sessualità è stata relegata a tabù, fonte di vergogna o puramente procreativa.

💟 Tuttavia, in alcune antiche filosofie spirituali, come il Tantra, la sessualità è vista come una potente energia sacra, una via per l'illuminazione e l'unione con il divino. Una sessualità "libera" in questo contesto non significa promiscuità o irresponsabilità, ma l'espressione autentica e consensuale di un'energia vitale, celebrata con rispetto, consapevolezza e amore reciproco. È la libertà di esplorare e integrare questa dimensione profonda dell'essere senza sensi di colpa, riconoscendola come parte integrante della propria spiritualità. Quando vissuta con questa consapevolezza, la sessualità diventa un atto di connessione profonda, di celebrazione della vita e di espansione della coscienza, contribuendo alla gioia e all'amore piuttosto che all'odio e alla repressione.

💟 In conclusione, la vera verità religiosa e spirituale non risiede in dogmi rigidi o nella condanna dell'altro, ma in un approccio inclusivo all'esistenza. È un invito a riscoprire l'amore incondizionato, a praticare la compassione e l'empatia, a celebrare la gioia intrinseca della vita e a integrare la sessualità come una sacra espressione dell'essere. Solo quando l'umanità abbraccerà questi principi universali, liberandosi dalle catene dell'odio e del pregiudizio, potrà aspirare a un futuro di pace, armonia e realizzazione spirituale per tutti.

💟 Le origini del sufismo sono dibattute, ma la visione più diffusa lo considera la dimensione mistica dell'Islam, basata sul Corano e sugli insegnamenti del profeta Maometto. Si è sviluppato a partire dal IX secolo, come reazione alla crescente enfasi sulle regole esterne e un tentativo di riscoprire l'interiorità e l'amore per Dio, attingendo anche a elementi neoplatonici, greci, persiani e indù. La parola "sufi" deriva probabilmente da ṣūf (lana), indicando gli asceti che indossavano tuniche di lana grezza, o da ṣafā (purezza).

Teorie sulle origini

☪️Origine islamica: La teoria dominante afferma che il sufismo è una corrente spirituale interna all'Islam, nata come reazione alla rigidità del diritto religioso e come tentativo di riscoprire l'interiorità spirituale del messaggio del Corano. I sufi si considerano musulmani a tutti gli effetti e venerano Maometto e il Corano.

🕉️Influenze esterne: Alcuni studiosi hanno evidenziato influenze di correnti pre-islamiche, come il neoplatonismo, la filosofia greca e le tradizioni persiane e indù. Altri hanno messo in luce similitudini con il monachesimo orientale cristiano, soprattutto nell'abbigliamento ascetico (la tunica di lana) e in certe pratiche ascetiche.

▶️Interpretazioni etimologiche: L'etimologia più accettata della parola "sufi" (tasawwuf) è da ṣūf (lana), che si riferisce all'abito di lana grezza indossato dagli asceti dei primi secoli, per umiltà e povertà. Un'altra etimologia proposta è ṣafā (purezza), legata al concetto di purificazione interiore, o anche a ahl al-suffa ("quelli della veranda"), i compagni del profeta Maometto che si radunavano sotto la veranda della sua casa.

▶️ Sviluppo e consolidamento

🔺Periodo iniziale (IX-X secolo): Il termine tasawwuf compare in Iraq intorno al IX secolo, durante l'epoca abbaside. Si diffondono le prime confraternite, basate sull'interpretazione mistica della religione.

🔺Affermazione e riconoscimento: Inizialmente osteggiato da correnti islamiche più tradizionaliste, il sufismo ottenne un riconoscimento formale a partire dal XII secolo, grazie al lavoro di pensatori come l'imam Al-Ghazali.

🔺Diffusione delle confraternite: Nel corso dei secoli, si sono sviluppate molteplici confraternite (tarīqāt), spesso intitolate ai loro fondatori, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella diffusione dell'Islam e nella sua islamizzazione in vaste aree del mondo musulmano.

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